L’ITALIANO E LE LINGUE ROMANZE DI FRONTE ALL’INGLESE PLANETARIO
Data di inizio del corso
Luogo
Fondazione Marini, Galleria Nazionale 9, Pistoia.
Calendario
15 moduli dalle 16:30 alle 18:30:
17, 19, 24 e 26 Febbraio 2026;
3, 5, 10, 12, 19, 26 e 31 Marzo 2026;
14, 16, 23, 30 Aprile 2026.
Obiettivi formativi
Per tutte le élites in tutti gli angoli del pianeta, comprese quelle del Sud del mondo, l’uso dell’inglese è il primo segno di riconoscimento.
La lingua inglese sta sempre più assumendo un ruolo ipercentrale in un sistema globale che attribuisce agli Usa, e in seconda istanza alla Gran Bretagna, una formidabile rendita di posizione costringendo gran parte degli altri paesi ad allinearsi linguisticamente, con un conseguente investimento nei costi dell’apprendimento e delle traduzioni da e verso l’inglese, e trasformando l’insegnamento di questa lingua in una vera e propria industria, in un prodotto di esportazione tutt’altro che irrilevante.
Di fronte a questo predomino della lingua inglese la risposta non può essere certo quella della difesa nazionalistica dell’italiano o delle altre lingue neolatine ma piuttosto la creazione di un ordinamento linguistico multipolare, rintracciabile almeno in parte nel concetto di «famiglie linguistiche». In quest’ambito le lingue romanze, nella sfera dell’apprendimento attraverso l’intercomprensione, si possono considerare come una sola ed unica lingua. I metodi in questo senso esistono, e chiedono solo di essere applicati.
Se a livello mondiale le lingue romanze si collocano subito dopo il cinese, in Europa sono la prima famiglia linguistica. Ciò dimostra quanto sia attuale la creazione di un ordinamento linguistico multipolare, con le lingue romanze in primo piano, tale da permettere agli europei ma anche a tutti quegli stranieri, migranti compresi, che provengono da aree linguistiche neolatine, di incontrarsi e di parlare ciascuno la propria lingua, comprendendo quella dell’interlocutore, anche senza averne competenza attiva.
Le lingue romanze costituiscono il secondo ceppo linguistico a livello mondiale e solo da sole sono lingue ufficiali almeno in 60 paesi: 30 per il francese, 20 per lo spagnolo, 7 per il portoghese, 2 per l’italiano (Italia e Svizzera), uno per il rumeno. L’inglese è invece lingua ufficiale solo in 45 paesi, e l’arabo in 25.
È sulla base di quanto descritto siamo a proporre, in collaborazione con il Centro Lingustico dell’Ateneo di Firenze, l’organizzazione di due corsi per l’intercomprensione delle Lingue Romanze. Riteniamo, sulla base di venti anni di studi nelle principali università europee, che ciò permetterebbe ai cittadini europei ed extraeuropei di lingue neolatine, di attivare molto più velocemente una relazione. Molti paesi africani sono ex colonie francesi, portoghesi, spagnole, italiane, oltre alla repubblica del Congo, retta negli anni precedenti alla decolonizzazione dal re del Belgio. A questi si sommano le tante persone che provengono dall’America latina ma anche dal Sud-Est asiatico, per lo più francofono, dalle Filippine che sono di lingua spagnola, l’ex portoghese Goa, nella penisola indiana, e la sempre lusofona Timor Est. A queste si devono aggiungere i cittadini rumeni, seconda comunità di migranti per quanto concerne la provincia di Pistoia, i cittadini provenienti dalla Moldova che in parte parlano un dialetto rumeno e i cittadini provenienti da tanti paesi in cui oltre alla lingua del colonizzatore è di fatto utilizzato l’arabo, che ha non pochi elementi in comune con le lingue neo latine. All’interno di questa complessità trovano spazio i dialetti italiani, e in parte i dialetti degli altri paesi dell’ambito romanzo, molti dei quali affondano le proprie radici nelle occupazioni arabe, francesi e spagnole, lingue regionali attraverso le quali potrebbero essere rintracciate ulteriori affinità linguistiche.
Tematiche affrontate
Il corso, della durata di 30 ore suddiviso in 15 incontri di 2 ore ciascuno, mira a mettere il partecipante che frequenta in condizione di comprendere documenti scritti e orali di livello A2/B1 nelle principali lingue romanze.
Creazione di percorsi formativi con la finalità di raggiungere un livello di competenza linguistica che permetta loro di muoversi in autonomia sul territorio, in ambito lavorativo, nell’interazione con le istituzioni.
Metodologie e strumenti
Il corso mira a mettere i partecipanti nella condizione di comprendere documenti scritti e orali di livello A2/B1 nelle principali lingue romanze e anche a diffondere un modo di comunicare alternativo al “globish (global english)” quando non è necessario, fornendo strategie per capire l’altro e farsi capire, pur parlando idiomi diversi.
Le lingue veicolari del corso sono francese e italiano e sono affrontati anche il portoghese, lo spagnolo, il catalano e il rumeno. Verranno proposti anche momenti di lavoro su lingue romanze minori e momenti di lavoro su materiali online. Attraverso una didattica integrata un docente specializzato guiderà gli studenti nel percorso di attivazione e “allenamento” delle strategie che regolano i processi di comprensione linguistica e le applicherà su tutte le lingue straniere.
Nessun iscritto a questo corso.
20 disponibili